Maurizio Ori | AGROECOMOSAICO, PAESAGGIO ED ENERGIA | Italia
Il metodo, che sottende il passaggio dal progetto al processo integrato, nella gestione della complessità ambientale, è la parte determinate della definizione dei delicati equilibri tra paesaggio, energia e tecnologia. Gestire questa conflittualità presuppone una lettura e azioni transdisciplinari il cui fine è la messa a punto di strategie sistemiche che rispettino, proteggano e migliorino biodiversità, economia circolare, servizi ecosistemici, inclusività sociale, salute, gestione della crisi climatica, funzionali alla transizione ecologica.
Strategie che fanno comprendere cosa si intende oggi per progetto del paesaggio lavorando su contesti di rilevante pregio naturalistico, in parte antropizzati, con metodologie d’indagine e azioni mirate a scala territoriale. Quattro interventi illustrati chiariscono i principi di questa necessaria prospettiva di lavoro per esprimere le potenzialità dei luoghi, per restituire una nuova immagine di paesaggio tra necessità di sviluppo sostenibile, conservazione dell’identità dei luoghi e capacità di accogliere nuove infrastrutture.
RADICONDOLI: un’esperienza nel paesaggio
CENTRALE GEOTERMICA: strategia ambientale e sociale
TEMPODACQUA: un sistema energetico e produttivo
PERIFERIE, ARCHITETTURA ED ENERGIA: comunità resilienti
Presso il comune di RADICONDOLI, attraverso il Consorzio dello Sviluppo Geotermico, è stata sviluppata una pianificazione strategica, intesa come un sistema di azioni e interventi volti a superare la marginalizzazione dei luoghi sottoposti a fenomeni di abbandono demografico. Il piano ambisce a valorizzare il patrimonio materiale e culturale del luogo attraverso un approccio progettuale integrato tra discipline e conoscenze, attraverso una visione di paesaggio motore per il rilancio dell’intera comunità. Agricoltura, turismo lento e cognitivo, risorse naturali sono le potenzialità messe in gioco per un adattamento resiliente del tessuto sociale ed economico di queste realtà. Si sono ipotizzati nuovi scenari futuribili che prevedono non solo il ritorno a buone pratiche agricole ma anche l’impiego, nei cicli produttivi e trasformativi, di energia pulita e rinnovabile di cui il territorio dispone in abbondanza. Attraverso un sistema energetico geotermico diffuso, fatto di piccoli interventi puntuali, si propone un nuovo modello di gestione del sistema territoriale delle Ville storiche, secondo un modello di villa-fattoria contemporanea.
Il progetto per una CENTRALE GEOTERMICA è il pretesto per ripensare il tradizionale metodo di produzione energetica. L’articolazione e la sequenzialità delle fasi industriali offrono l’occasione di immaginare un layout funzionale per poli diffusi ai quali associare uno specifico percorso di conoscenza e di percezione del paesaggio. La linearità del processo produttivo diviene invece circolarità di processo attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, AGROECOMOSAICO. Parte dell’energia prodotta viene destinata al territorio e alle attività agricole, assicurando una nuova vita alle aree marginali in progressivo depopolamento. Il confronto-scontro tra paesaggio e infrastruttura viene declinato alla luce di una pianificazione territoriale mirata a tenere insieme energia, paesaggio, architettura, socialità ed economia circolare. La sostenibilità sociale del processo energetico diviene la modalità attraverso la quale veicolare processi complessi in ambiti ad alta valenza paesistica.
L’approfondimento scaturito dal lavoro sperimentale presentato in occasione di TEMPODACQUA-Biennale di Pisa 2019, pone l’attenzione sulla questione energetica e sull’equilibrio tra impianti a tecnologia complessa e paesaggio. La proposta si muove nella direzione di creare un consenso intorno a questo tipo d’interventi attraverso una strategia che mira alla conoscenza e al coinvolgimento sociale delle popolazioni locali nel ciclo di produzione. Si è immaginato un sistema energetico e produttivo che, partendo dalla risorsa geotermica, ambisce a ripensare il ciclo dell’acqua per dare vita ad un nuovo parco geotermico: accanto ai luoghi della produzione sono pensati luoghi d’incontro per il benessere e la conoscenza. Obiettivo di questa visione teorica è formulare un pensiero strategico intorno al concetto di circolarità ambientale e sociale, assumendo come origine l’acqua geotermica. Il ciclo dell’acqua diviene dunque espressione di circolarità e motore per riattivare e consolidare anche l’attività agricola e turistico-ricettiva.
Nell’adattamento resiliente delle periferie e delle città, hanno un ruolo determinante le modalità di approvvigionamento energetico e la gestione dei rifiuti in quanto sono indicatori delle abitudini di consumo delle nostre società. La cultura della sovrabbondanza e dei bisogni indotti, fondata su un modello di città energivora e sul falso mito dell’inesauribilità delle risorse, ha generato una visione incrementale il cui prodotto più evidente sono città composte da luoghi residuali e paesaggi degradati. Per questo vengono indicate: le attività confinate ritenute insalubri ed accessorie alla città, impianti per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, strutture per il soddisfacimento del fabbisogno energetico e attività industriali/produttive. La necessità di ripensare il ciclo dello smaltimento dei rifiuti e della localizzazione delle attività industriali si allinea con il bisogno di risemantizzare i luoghi dell’abbandono e riformulare le relazioni tra città, periferia e campagna.
Riqualificazione paesaggistica, valorizzazione dell’infrastrutture verdi e blu, pianificazione urbana, produzione energetica e industriale, gestione dei rifiuti e delle risorse, coinvolgimento delle comunità locali, adattamento alle crisi climatiche sono le sfide che le strategie proposte si pongono di affrontare.
L’obiettivo finale è la messa in opera di una smart grid in cui l’architettura e il progetto di paesaggio sono il risultato consequenziale di un processo di economia circolare fondato sul Life Cycle Assessment all’interno di un sistema progettuale fondato su un approccio associativo che è consapevole della necessità di una trans-disciplinarità per la gestione di processi complessi in comunità resilienti.
Nome progetto | RADICONDOLI, CENTRALE GEOTERMICA, TEMPODACQUA, PERIFERIE, ARCHITETTURA ED ENERGIA
Progettisti | Arch. Maurizio Ori – ORI+ARIENTI
Località | Italia
Committente | Privato
Anno | 2016 – 2020